Solidarietà con tutt* i/le colpit* dalla repressione a Bologna
Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano — per sempre.
– Marco Minniti sul dispositivo di sicurezza in vista del G7 ambiente
Nell’ultima settimana un enorme dispositivo poliziesco è stato impiegato a Bologna dal governo e dall’amministrazione cittadina per “garantire la sicurezza dei rappresentanti dell’ambiente” in visita per il G7 “ecologico”.
Impensabile camminare in centro senza avere addosso gli occhi di 1000 guardie, in ogni strada e in ogni bar, in centro e in periferia.
Negli ultimi giorni l’apparato securitario, la cui ampiezza era poco giustificabile rispetto alle proposte di lotta messe in atto dalla nostra parte, ha dovuto tirare su dei numeri che dimostrassero a chi lo comanda che ogni mezzo, uomo, euro speso, fossero giustificati. E ovviamente il suo bersaglio privilegiato è stato come sempre chi lotta per un mondo radicalmente diverso.
Molte compagne e molti compagni sono stat* colpit* da diversi procedimenti repressivi.
Si è cominciato venerdì, quando svariat* compagni e compagne in visita a Bologna sono stat* prelevat* in stazione centrale da sbirraglia in varie uniformi¹, per venire condotti in questura. Qui, dopo ore di attesa e disagio, hanno ricevuto un foglio di via della durata di 3 anni senza motivazioni oltre alla propria presenza in città durante i giorni del G7 sull’ambiente.
Sabato altri due fogli di via ad altri compagni romani trovati, ahiloro, a spasso fin troppo tranquilli in Bolognina.
Domenica mattina invece in 20 sono stati fermati e trattenuti in questura per tutta la giornata per motivi ancora poco chiari. Dieci tra loro hanno ricevuto ulteriori fogli di via da Bologna, mentre due sono stat* processat* stamattina per direttissima a causa dell’ipotetico furto di… una scala.
Forse l’amministrazione locale si preoccupa che, avendo distrutto a colpi di austerity l’illusione della mobilità sociale, qualcuno volesse tentare strade alternative per guadagnarsi un posto al sole?
Tranquilli, non ci accontentiamo dell’attico se possiamo dare l’assalto a cielo.
A tutt* coloro che hanno avuto la sfiga di incrociare i mascalzoni in divisa in questi giorni esprimiamo la più sincera solidarietà.
Collettivo scala mobile contro la fatica di arrampicarsi
¹ È stato interessante scoprire che Italo (o Trenitalia) ha probabilmente collaborato con le FdO mettendole al corrente della presenza di 3 compa di Roma sul treno. Questo è deducibile dal fatto che queste persone sono state aspettate precisamente sotto la carrozza in cui viaggiavano