Come opporsi al fascismo nel metal estremo

UNA GUIDA DI BASE PER COMPAGNI/E E ANTIFA


Scarica il PDF [formato A5] per la stampa qui: 


Molto spesso la scena black / extreme metal non è stata accogliente nei confronti delle persone nere o LGBTQIA.
Come tante persone a cui piace questo tipo di musica, vorrebbero gustarsi dei concerti black metal e far parte della scena, ma spesso non si sentono al sicuro data la presenza massiccia di razzisti a serate e festival.

La pesante presenza di razzisti nel black metal ha addirittura prodotto un sottogenere completamente nuovo ed autonomo: l’infame NSBM, o National Socialist Black Metal.

DOBBIAMO OPPORCI AL RAZZISMO IN OGNI FORMA, ASSICURARCI CHE LE PERSONE PERICOLOSE E LE LORO IDEOLOGIE DISGUSTOSE NON SIANO BENVENUTE E CHE IL METAL ACCOLGA OGNI TIPO DI PERSONA AD ECCEZIONE DI BIGOTTI, SESSISTI E PERSONE CHE DISCRIMINANO SULLA BASE DEL COLORE DELLA PELLE.

Questo libretto vuole essere un piccolo strumento nella lotta a questo opprimente problema.

Il boicottaggio è sempre stato una tattica rivoluzionaria; dobbiamo solo trovare il modo di utilizzarlo con efficacia.

Come prima cosa, e solo per semplicità, dobbiamo dividere il problema dell’NSBM in due parti: le band e le scene.

1) LE BAND

  • Band apertamente naziste come i Graveland, i Satanic Warmaster, i Peste Noire o anche altre meno famose devono essere intralciate e boicottate in ogni modo possibile.
  • Il boicottaggio deve altresì includere band non specificatamente naziste ma composte da fascisti.
    Molte band naziste degli anni ’90 sono astutamente mutate nel tempo e, per ragioni di marketing e politiche, si sono ripulite l’immagine lasciandosi alle spalle gli accessori più goffamente nazisti. I Nokturnal Mortum sono un ottimo esempio di questo processo: mentre loro si dichiarano pubblicamente “apolitici”, i loro membri sono tuttora palesemente militanti o simpatizzanti del neo-fascismo ucraino.
  • Non bisogna inoltre tollerare le band che condividono il palco con gruppi apertamente nazisti che, in barba alla gravità del razzismo, dichiarano di interessarsi solo della musica o altre stronzate simili completamente slegate dalla realtà materiale. Se sono così interessati alla musica, perché non rendono i propri concerti i più accoglienti possibile per tutti? Contrariamente all’adesione ad un’ideologia di odio – che è una scelta che si compie – le condizioni in cui si nasce, i tratti, l’etnia o l’orientamento sessuale non sono cose che si possono scegliere. Musicisti, per chi volete suonare?
1.1) RICERCA

  • Molti simboli collegati al nazismo sono presenti negli artwork: la loro presenza deve essere un campanello d’allarme.

    Il progetto “Hate on Display” fornisce un database consolidato di simboli razzisti e si trova a questo indirizzo
  • È molto probabile che qualcuno abbia già discusso online delle idee di una band o dei suoi membri. Queste informazioni sono facilmente reperibili.
1.2) BOICOTTAGGIO INDIVIDUALE

Bisogna smettere di nutrire i nazisti con i nostri soldi. Non vanno comprati album NSBM, merchandise, biglietti per i concerti “NS-friendly”. Nel caso si voglia comunque ascoltare queste band la loro musica può essere scaricata illegalmente, ma non pubblicizzata. A meno che ci si stia andando per picchettarli (come presentato nel punto 1.4 sottostante), non bisogna partecipare ai loro concerti.

1.3) BOICOTTAGGIO SOCIALE

Se ci organizziamo, siamo (ovviamente) più efficaci.

Fare terra bruciata attorno ai Nazisti.

  • Bisogna essere efficaci nell’utilizzo di tutte le connessioni che si hanno ed anche dei social network per fare pressione sulle band non naziste di modo che siano obbligate a prendere una posizione ed evitino di condividere il palco con i fascisti.
  • Si deve fare pressione anche sugli organizzatori dei concerti nazisti e su chi fornisce loro le strutture: devono essere messi a conoscenza di chi suonerà nei loro locali, di quali sono le posizioni delle band su anti-semitismo, razzismo e omofobia e di cosa hanno detto e fatto i loro membri negli anni.
1.4) Boicottaggio in strada

L’obiettivo è bloccare ed impedire lo svolgimento di un concerto.

Qualche esempio di azioni antifasciste efficaci:

  • appendere banner, volantini e manifesti nei pressi del posto del concerto nei giorni precedenti all’evento per esercitare maggiore pressione sull’organizzatore e sul proprietario del locale;
  • volantinare è sempre una buona opzione;
  • picchettare di fronte al luogo dell’evento è un’azione che può essere organizzata per il giorno del concerto – se si dispone di forze sufficienti da renderla sicura.

Queste tattiche sono quelle che presentano maggiori rischi: dovrebbero pertanto venire organizzate con cura e prendendo tutte le precauzioni che rendano la loro esecuzione sicura sia da un punto di vista fisico che legale.

2) LE SCENE

La scena del metal estremo

I posti nei quali vive la scena metal devono essere mantenuti liberi dai fascisti. Le persone ambigue devono venire smascherate; il confronto è necessario per difendersi e mantenere i propri spazi sicuri per chiunque voglia entrarvi e stare bene. Qualcuno indossa una maglia di Burzum? Chiediamogliene conto e decidiamo come muoverci. Non esiste una panacea: alcune persone devono solo essere messe a conoscenza della merda che supportano, altre devono venire semplicemente sbattute fuori.

È ormai chiaro che i fascisti non spariranno nel nulla da soli. Non si può più perdere tempo organizzando generici concerti black metal o festival che permettono tuttalpiù di passare una bella serata di musica.
I concerti che organizziamo o a cui partecipiamo devono essere sempre più connotati politicamente, chiaramente antifascisti e nel caso del black metal, esplicitamente contro l’nsbm.

Altre scene

Non bisogna rinchiudersi nella propria scena: connessioni prolifiche possono essere intessute “all’infuori” di essa. Le scene punk e hardcore sono probabilmente quelle più antifasciste e rivoluzionarie che esistano, alcuni di noi ne sono già membri attivi/e o hanno amici/he e compagni/e al loro interno.

Come antifascisti/e vanno sviluppate relazioni non settarie e basate sul mutuo appoggio con questi/e compagni/e e, dal momento che queste scene hanno una lunga e solida storia antifascista alle spalle, bisogna imparare cosa hanno già sviluppato nel tempo per mantenere le proprie scene sicure.

Se i loro partecipanti non sono a conoscenza di cosa sta accadendo nel metal estremo, o se hanno pregiudizi, vanno quindi condivise con loro informazioni e saperi riguardo il crescente senso di anti-razzismo che si sta sviluppando nella scena. Con il crescente allarmismo riguardo i migranti e l’aggravamento della crisi sociale, le posizioni politiche stanno a loro volta divenendo più definite: prendere una posizione antirazzista è diventato necessario per chiunque non voglia collaborare coi nazisti. L’aiuto di queste persone è necessario.

CHI NON PRENDE POSIZIONE CONTRO
STA COLLABORANDO

Il nostro obiettivo è quello di essere in grado, nel tempo, di assottigliare la distinzione tra le scene che condividono gli stessi valori: difendere la nostra musica, i nostri posti e i concerti dalla feccia fascista e, infine, sconfiggere il fascismo cacciando i razzisti dai concerti, dalle scene, dal mondo, dall’universo.


Scarica il PDF [formato A5] per la stampa qui: